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GUARDIE PERSONALI

MOSCHETTIERI DEL DUCE

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Il regime fascista, guidato da Benito Mussolini ("Il Duce"), istituì l'11 febbraio 1923 un'unità d'élite unica conosciuta come i "Moschettieri del Duce". I membti di questa unità dìelite venivano reclutati direttamente dalla Milizia Volontaria per la Sicurezza (MVSN), organizzazione paramilitare a sostegno del partito fascista.

Poiché il servizio era considerato un privilegio, i moschettieri non ricevevano alcuna paga e mantenevano il loro lavoro da civili. Durante il tempo libero svolgevano i loro compiti da Moschettieri  a turno.

La responsabilità principale dei Moschettieri era quella di fornire una guardia d'onore durante le sessioni del Gran Consiglio fascista. Inoltre, partecipavano alle apparizioni pubbliche del Duce, aggiungendo un tocco di spettacolo e fornendo una presenza elitaria. Le loro uniformi distintive, confezionate su misura a spese della segreteria del Duce, li distinguevano ulteriormente.

Con l'entrata dell'Italia nella Seconda Guerra Mondiale, i Moschettieri desideravano contribuire direttamente allo sforzo bellico. In riconoscimento del loro desiderio, l'unità fu sciolta nel 1940, consentendo ai membri di arruolarsi in ruoli di combattimento attivi.

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I Moschettieri del Duce rappresentano un aspetto specifico dell'attenzione del regime fascista alla rappresentazione visiva e all'immaginario di un unità d'élite. Avevano uniformi nere diverse da quelle ordinarie della MVSN e Moschetti decorati in modo unico, con otturatore, caricatore e fascetta cromati, mentre il calcio era dipinto di nero, per abbinarsi alla loro uniforme.

Molte di queste armi sono in circolazione tra i collezionisti e nel corso degli anni sono comparsi molti falsi.​

CARABINIERI GUARDIE DEL RE
​(CORAZZIERI)

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Nel 1868, in occasione della festosa occasione delle nozze del principe ereditario Umberto a Firenze, allora capitale d'Italia, nacque una nuova unità: i Carabinieri Guardie del Re, più comunemente conosciuti come Corazzieri.

L'unità divenne rapidamente permanente e nel 1870 un aggiornamento visivo migliorò ulteriormente la loro presenza. Le corazze e gli elmi originali e più scuri sono stati sostituiti con versioni più lucide e accattivanti. Cresce anche la dimensione del reparto, che passa da ottanta a cento uomini, ciascuno dei quali rispetta l'altezza minima richiesta di un metro e ottantadue centimetri.

Le loro armi dovevano essere impressionanti quanto le loro uniformi, quindi per i Carabinieri Reali fu adottata una versione speciale del fucile Vetterli standard: questa versione modificata presentava abbellimenti in ottone, dando l'impressione dell'oro sulle parti chiave, mentre altri elementi erano realizzati interamente in ottone.
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Questo illustre fucile servì i Corazzieri fino al 1899, quando l'obsoleto Vetterli fu gradualmente sostituito dal più moderno fucile M 1891.

Questa volta venne realizzata una versione unica derivata dal 91TS, battezzata "Moschetto mod. 1891 per Carabinieri Guardie del Re", soprannominata affettuosamente "91 Corazzieri".
Questo fucile conservava il caratteristico design del bocchino anteriore Vetterli, tuttavia, il contenitore del caricatore, il calciolo (con una sezione superiore leggermente allargata) e la base della tacca di mira erano tutti realizzati con placcatura in ottone, traendo ispirazione dalle dimensioni del 91TS e dalle parti metalliche. La maniglia dell'otturatore e la leva di sicurezza superiore hanno ricevuto lo stesso trattamento di ottonatura. Il calcio stesso era leggermente più lungo del TS standard e ogni arma portava un numero di serie univoco, uno posizionato tra la canna e il calcio, un altro sotto la culatta.
Inoltre, all'interno della base della tacca di mira era segnato un numero corrispondente al corazziere assegnato. Anche la data di produzione e il nome della fabbrica erano incisi sulla carabina a scopo di tenuta dei registri.

GUARDIA PERSONALE
DEL VICERE' D'ETIOPIA
AMEDEO DUCA D'AOSTA

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Il 21 ottobre 1937, dopo la conquista dell'Etiopia, il Duca d'Aosta Amedeo Umberto di Savoia-Aosta fu proclamato Viceré dell'Africa Orientale Italiana.

Per tale occasione e per questo particolare ruolo, il Duca decise di dotare la sua nuovissima guardia d'onore (circa 100 uomini, ufficiali compresi) di uno specifico Moschetto mod.91, appositamente costruito e impreziosito con la placcatura in ottone della culatta, della fascetta e del pulsante della baionetta. La cassa era arricchita con decori in argento, riportanti sul calciolo la A coronata simbol. Gli ufficiali ricevettero una carabina ulteriormente abbellita, insieme a pistole altamente decorate.

Queste armi rimasero in Etiopia presso il viceré fino alla sua resa definitiva nel 1941, quando fu fatto prigioniero dagli inglesi. Molte di queste armi sono in circolazione tra i collezionisti e nel corso degli anni sono aumentati molti falsi.

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