
GIBERNAGGI
NdA: Questa sezione raccoglie l'evoluzione di base dei principali tipi di gibernaggio e buffetterie legati ai Carcano e le varianti che si trovano più frequentemente sul mercato. Piccoli aggiornamenti, tasche di nicchia tipo quelle del Corpo Guardie Forestali a una lastrina e altre tasche peculiari devono essere esaminate nei libri di riferimento appropriati.
GIBERNA PER CARICATORI MOD. 1891
GIBERNA PER PACCHETTI MOD. 1891
Adottato nel 1892 per sostituire le vecchie tasche per le munizioni del Fucile Mod. 70/87 Vetterli, seguiva lo stesso concetto di "bauletto", cambiando solo le dimensioni e le disposizioni interne per ospitare le nuove clip 6,5x52.
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Erano prodotti in due versioni, una per ospitare le clip individuali, una per ospitare le scatole di munizioni con le clip all'interno. Fondamentalmente cambiavano solo piccole variazioni di dimensioni e l'allestimento interno.
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​Realizzato in pelle colore naturale o conciate al nero.

CINTURINO MOD. 1891
FASCIA DI BUFALO PER CINTURINO MOD. 1891
BORSA PER SCIABOLA-BAIONETTA MOD.1891
Cinturino (talvolta scritto Centurino) era il termine per indicare l'insieme del cinturone vero e proprio, definito Fascia, della Fibbia e della tasca per il fodero della baionetta, definita Borsa.
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Il Cinturino Mod. 1891 (Pressocchè identico ai precedenti Mod. 77 e Mod. 77/87) aveva una fibbia incorporata nella fascia, molto simile alle fibbie commerciali moderne.
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L'equipaggiamento poteva essere in pelle colore naturale, nera e di cuoio di bufalo (solitamente bianca)

CINGHIA REGGI GIBERNE MOD.1891
La cinghia reggi giberna mod. 1891 era la stesse delle precedenti mod.1877: era composta da un cinturino in pelle con diversi fori di regolazione, per poter fissare i ganci da agganciare direttamente agli anelli delle giberne.
Potevano essere regolate ulteriormente tramite una serie di bottoni metallici e asole attorno al collo, simili a quelli usati nelle tracolle dei fucili


EQUIPAGGIAMENTO MOD. 907
Adottate con la circolare n. 221 del 1° agosto 1907, furono create per sostituire le vecchie tasche mod.91, al fine di migliorarne l'ergonomia, semplificare alcuni processi produttivi e migliorare la praticità complessiva.
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Colore cuoio naturale/marrone all'inizio, GIà entro il 1912 fu introdotto il colore grigio [2] [3], poi applicato sostanzialmente a tutti i nuovi gibernaggi prodotti.
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La circolare 351 del 20 maggio 1915 impose che tutte le tasche nuove e già prodotte dovessero essere colorate di grigio (le tonalità variano dal grigio chiaro al grigio-verde) prima di essere distribuite ai soldati in prima linea.

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GIBERNA MOD. 907
Le Giberne mod. 907 dividevano la vecchia giberna mod. 91 "a bauletto" in due tasche differenti, ciascuna contenente una scatola di munizioni (da 3 caricatori l'una) e un caricatore aggiuntivo, sciolto, da posizionare di fronte alla scatola.
Ogni soldato veniva fornito di due coppie di giberne, contenenti quindi un totale di 96 munizioni (16 caricatori da 6 colpi l'uno).
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Negli anni '20, venne rivalutato l'ingombro e la necessità di trasportare per pronto uso così tante munizioni, pertanto venne deciso che i soldati avrebbero portato una sola coppia di giberne, al centro del cinturino, per un totale di 48 munizioni pronte all'uso.
Le giberne Mod. 907, benchè aggiornate nel tipo di costruzione e colorazione nelle produzioni degli anni venti, continuarono ad essere utilizzate fino agli anni del secondo dopoguerra, in base alle disposizioni di magazzino.

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CINTURINO MOD. 907
FASCIA MOD. 907
La Fascia Mod. 907 semplificava la vecchia per diversi fattori: un lato della cintura, senza fori di regolazione, era semplicemente piegato solidamente in posizione attraverso diversi giri tra i passanti del nuovo modello di fibbia.
L'altro lato, separato e cucito sul corpo principale della cintura per aumentarne la resistenza e facilitarne la sostituzione, aveva solo due fori di regolazione ed era fissato nella fibbia tramite l'unica punta della fibbia.

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BORSA DI CUOIO GRIGIO
PER SCIABOLA-BAIONETTA MOD. 91
CINGHIA REGGI GIBERNA DI CUOIO
CON BOTTONI E GANCI
Seguendo l'esempio della nuova fascia e fibbia, anche la cinghia reggi-giberna venne semplificata, fissandola sui ganci tramite i passanti anziché usando ardiglioni e fori di regolazione.
I bottoni e le asole di regolazione dietro il collo rimasero in modo da facilitare le esigenze individuali di regolazione della cinghia.
Abbiamo esempi di cinghie con 2 e 3 bottoni/asole di regolazione, combinati in modo diverso per raggiungere la lunghezza necessaria.

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Cinghie di Tessuto per Fucili e Moschetti (WWI)
Verso gli ultimi mesi della prima guerra mondiale, l'esercito italiano (come gran parte degli eserciti Europei) subì una carenza di cuoiame, quindi sviluppò, adottò e distribuì diversi equipaggiamenti realizzati principalmente con parti in tela e tessuto.
Le giberne, le cinture e le tracolle furono semplificate per avere la minor quantità possibile di pelle, mentre la maggior parte dei loro componenti venne resa di tela.
Queste tasche "di emergenza" possono essere viste in foto di soldati italiani durante gli ultimi mesi della prima guerra mondiale, ma più frequentemente negli anni immediatamente successivi alla guerra, con le reclute in addestramento negli anni '20, poiché queste tasche e cinture vennero utilizzate "fino ad esaurimento", come la gran parte dei materiali obsolescenti del Regio Esercito.
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Pic from R. Pettinelli
GIBERNA IN TESSUTO MOD. 907

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CINTURINO IN TESSUTO MOD. 907


Pic from R. Stevanin
FASCIA IN TESSUTO MOD. 907
BORSA IN TESSUTO PER
SCIABOLA-BAIONETTA MOD. 91
Pic from R. Pettinelli
CINGHIA REGGI GIBERNE IN TESSUTO MOD. 907

GIBERNA IN CUOIO GRIGIO MOD. 907/26
Si trattava di una semplificazione del precedente mod. 907, con una singola striscia di pelle per coprire la parte anteriore e i lati, invece dei tre differenti quadrati cuciti insieme del vecchio modello.
Un'altra caratteristica distintiva è il rivetto extra posizionato per rinforzare il laccio di chiusura, che venne anche applicato sui vecchi modelli nei tardi anni '20/inizio anni '30

CINTURINO MOD. 907/26
FASCIA IN CUOIO GRIGIO MOD. 907/26
BORSA IN CUOIO GRIGIO PER SCIABOLA-BAIONETTA MOD. 91

Con la circolare n. 681 del 1926, cintura e fibbia vennero ulteriormente semplificate.
Venne adottata una fibbia a doppio ardiglione e venne accorciata la cintura, in quanto con questo aggiornamento si passò alll'utilizzo di fori di regolazione al posto del precedente sistema di passaggio attraverso i passanti della fibbia.
CINGHIA REGGI GIBERNE IN CUOIO GRIGIO MOD. 907/36
Adottata con la Circolare N. 431 del 27 maggio 1936, con una lunghezza standard di 1166 mm, questa nuova versione eliminò i vecchi bottoni e asole dietro il collo, lasciandola come una semplice striscia di cuoio regolabile tramite i passanti dei ganci.
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I vecchi reggi-giberne Mod. 907 furono convertite alla nuova lunghezza standard con la Circolare n. 45M del 16 giugno 1936, cucendo le due parti in un unica cinghia.

BORSA PORTA ATTREZZI MOD. 27
Adottato con circolare n. 721 del 1927 per genieri/guastatori e per tutti i soldati destinati all'uso di un attrezzo da scavo.
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Presenta una tasca posteriore per ospitare e fissare un attrezzo da scavo (vanga, piccone, piccone/zappa) e una taschetta frontale dove alloggiare una baionetta mod.91.

Pic from R. Pettinelli
GIBERNETTA IN CUOIO DA CICLISTI
GIBERNETTA IN CUOIO GRIGIO DA CICLISTI
Adottata intorno al 1903 insieme a una nuova uniforme per equipaggiare le unità cicliste [4] [5].
Erano progettate per essere facilmente accessibili, chiudibili tramite un semplice bottone posizionato sul davanti.
Potevano contenere solo 1 scatola di munizioni e nessuna lastrina extra (come invece si può inserire nelle giberne Mod. 907). Era previsto che il soldato ne avesse 5, distribuite sul davanti della fascia mod. 77/87-Mod. 1891, senza cinghia reggi-giberne.
Quindi un ciclista trasportava nelle sue tasche una lastrina di munizioni in meno rispetto al fante.
La mancanza di cinghie reggi giberne era necessaria per muoversi agilmente e accovacciarsi senza problemi sulla bici, evitando il più possibile di avere ganci e imbracature extra oltre alle già ingombranti cinghie per lo zaino e la bicicletta pieghevole trasporto della bici.


Alcune fonti riportano una Mod. 1915, probabilmente per il cambio colorazione a grigioverde, ma fonti primarie indicano già la presenza di gibernette per ciclisti di colore grigio nel 1912 [2], pertanto confidiamo in future ricerche per capire il motivo dell'aggiornamento in questione.
GIBERNETTA IN CUOIO GRIGIO DA CICLISTI MOD. 34
Adottate con la circolare n. 46 dell'11 gennaio 1934 per sostituire le vecchie gibernette mod.03/15.
Erano semplicemente una versione più robusta delle vecchie, con linee modernizzate, più in linea con gli ultimi aggiornamenti dei gibernaggi di cavalleria e fanteria.
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​Utilizzate principalmente dai bersaglieri ciclisti e motociclisti , venivano usate in coppia sul davanti di una cintura standard mod. 907/26.

BANDOLIERA DA CAVALLERIA
PER CARICATORI MOD. 1891
Adottato intorno al 1894 (per questo motivo talvolta segnalato come mod. 94) per dotare la cavalleria di una semplice bandoliera, in cui riporre le munizioni del loro Moschetto mod. 91, appena adottato.

BANDOLIERA DA CAVALLERIA MOD. 902
Adottata nel 1902, era un'evoluzione semplificata e più pratica della precedente bandoliera; presentava una chiusura superiore più lineare e più facile da riparare, insieme a un design della tasca più semplice.

BANDOLIERA DA CAVALLERIA MOD. 27
Adottato nel 1927, fu un piccolo aggiornamento del precedente mod. 1902, implementando una tasca mod.25 con 2 clip, cucendola al posto dell'anello pentagonale.

GIBERNA PER CARICATORI
DA CAVALLERIA MOD. 91
Adottato intorno al 1894 (da qui il nome Mod. 1894 in alcune fonti) per dotare la cavalleria di una tasca aggiuntiva da agganciare alla normale bandoliera, in modo da poter contenere più munizioni per il loro Moschetto mod. 91.

GIBERNA PER CARICATORI
DA CAVALLERIA MOD. 1902 (?)
Fondamentalmente presente solo in foto casuali di unità di cavalleria nella prima guerra mondiale, era leggermente diverso dalla giberna per cavalleria mod. 91 , poiché (apparentemente) includeva due tasche separate, come il modello Mod.907 per la fanteria.
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Questa tasca per la cavalleria aveva più rivetti e un design leggermente diverso rispetto a quella per la fanteria, ma ciò non impedì all'esercito di convertirne 50.000 in tasche per fanteria Mod. 907 standard una volta che la cavalleria adottò il sistema di gibernette Mod. 25. [1]

GIBERNETTA DI CUOIO GRIGIO DI CINTURA, GRANDI/PICCOLE MOD. 25
Adottato nel 1925 insieme a una cintura e una bandoliera specifiche, era pensata per dotare le unità di cavalleria di più munizioni, tramite tasche facili da usare e accessibili in qualsiasi momento.
Le 6 tasche progettate per il sistema mod.25 dovevano essere posizionate sulla schiena del cavaliere ed erano in grado di contenere 1 o 2 lastrine di munizioni.
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Questo sistema ebbe vita breve e nel 1927 fu completamente abbandonato per adottare la bandoliera Mod. 27, con solo una tasca extra da 2 lastrine, cucita nella parte inferiore.


GIBERNA PER CARICATORI
DA CARABINIERI REALI MOD. 1891
Adottate dai Carabinieri Reali per trasportare nei servizi ordinari le lastrine per il moschetto, vennero utilizzate fino agli anni '70-80 del '900.
Come le prime giberne mod. 1891, ha un'armatura interna di latta.

GIBERNA PER CARICATORI
DA GUARDIE DI PUBBLICA SICUREZZA
Adottato dalla Polizia Italiana, allora nota come Guardie di Pubblica Sicurezza, per portare 2 lastrine durante i servizi con il Moschetto mod. 91.
Realizzato in cuoio nero, con telaio interno in latta.
Se trovate una tasca simile di colore marrone, senza telaio interno, potrebbe essere della Regia Aeronautica.
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Spesso usata dopo la seconda guerra mondiale per portare le manette.

Pic from R. Pettinelli
REGIA MARINA
BUFFETTERIA IN TELA PER TRUPPE A PIEDI/MARINAI
Come abbiamo visto in molti altri articoli del sito, la Regia Marina era solita procurarsi armi ed equipaggiamento indipendentemente dall'Esercito, a volte relazionandosi con arsenali e magazzini del Regio Esercito, a volte andando completamente per la propria strada tramite aziende private.
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All'inizio del XX secolo, la Marina (come raffigurato nelle foto della rivolta dei Boxer) utilizzava fondamentalmente lo stesso equipaggiamento in cuoio dell'esercito (giberne, cinturino e reggi giberne Mod. 1891)
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Intorno al 1910 la Marina decise di adottare diversi nuovi equipaggiamenti, tra cui un set completo di tasche in tela e imbracature, simili all'equipaggiamento P08 britannico, della ditta statunitense "Mills" e molto probabilmente basati sull'equipaggiamento Mod. 05 della Mills.
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Le tasche in tela erano molto più comode da indossare durante gli sbarchi e molto più resistenti agli ambienti di acqua salata, a cui la Marina era costantemente esposta.
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Il modello adottato (fonti diverse riportano le nomenclature mod.10, mod. 11 e mod. 13) erano composti da 6 tasche distribuite sulla parte frontale della cintura, più due tasche disposte superiormente, all'altezza della cinghia reggi giberne. Fonti diverse riportano che queste tasche superiori venivano posizionate tra le prime due tasche o appena sopra la tasca centrale, a seconda del modello specifico.


Marinaio con due bersaglieri,
Cina, 1900

Marinai Italiani, periodo intorno alla Prima Guerra Mondiale
MArinaim alpini e fanti, Zona Piave, 1918
BUFFETTERIA MOD. 1925 PER SERVIZIO CORRENTE
GIORNALIERO PER MILITARI ARMATI DI MOSCHETTO
Adottato nel 1925 con l'atto n. 438, erano pensate per semplificare l'equipaggiamento per i normali servizi armati su navi, basi navali o per le semplici cerimonie.
Esisteva un'imbracatura specifica mod. 25 ripassata con Blanco di colore bianco, più raffinata per le parate. Questa venne utilizzata fino agli anni '50, quando la Marina abbandonò i Carcano per gli Enfield e il relativo gibernaggio.


Pic from R. Pettinelli
EQUIPAGGIAMENTO DA SBARCO MOD. 1925
I marines in servizio attivo avevano bisogno di un gibernaggio adeguato per sostenere combattimenti prolungati, quindi il vecchio sistema di imbracatura Mod.13 venne anch'esso aggiornato, semplificato e reso più ergonomico.
Può essere visto regolarmente sulle truppe da sbarco della marina nella seconda guerra mondiale, specialmente nel teatro africano


[1] Bollettino di notizie Commerciali, 1926, pag. 297
[2] Giornale dei lavori pubblici e delle strade ferrate, anno XXXIX n. 30, 25 Luglio 1912, pag. 573
[3] Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia, Foglio delle inserzioni n.169, 18 Luglio 1912. pag. 1730
[4] La Lettura, rivista mensile del Corriere della Sera, anno IV n. 5, Maggio 1904, pag. 403
[5] Il Secolo XX, rivista popolare illustrata, Luglio 1903, pag. 591