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FUCILI DI PRECISIONE

FUCILE MOD. 91 CON OTTICA

Alcune sperimentazioni per integrare delle ottiche di puntamento sui Fucili Mod. 1891 risultano nel periodo immediatamente precedente alla Prima Guerra Mondiale, seguendo l'esempio di altre nazioni che stavano svolgendo sperimentazioni simili, soprattutto con mitragliatrici ed altre armi portatili. 

L'Italia si rese presto conto dell'urgenza di sviluppare un fucile con ottica soltanto nei primi mesi di guerra, quando, nel Maggio-Luglio 1915, gli Ufficiali italiani, particolarmente vistosi per le loro uniformi di foggia diversa da quelle dei fanti e corredate da fascia azzurra trasversale, vennero decimati dai cecchini Austro-Ungarici.

Già entro la fine dell'anno vennero approvati i primi corsi per tiratori scelti, mentre veniva selezionata un ottica apposita per il Fucile mod. 91.

Vennero approvate e messe in produzione principalmente due ottiche: 
- L'Ottica "Amigues" dal nome del suo progettista francese;
Montata tramite due basi fissate sulla culatta, con incastro a coda di rondine, sulle quali si faceva scorrere la base dell'ottica, fissandola poi con due vitoni posizionati ognuno su una base dell'ottica.
- L'Ottica "Scheibler" prodotta dalla ditta La Filotecnica, guidata dall'Ing. Salmoiraghi;
Questa veniva montata tramite due basi fissate sulla culatta. La base frontale era sostanzialmente un manicotto con al di sopra un attacco a piede di porco innestato a coda di rondine, quello posteriore era semplicemente una base di attacco con un vitone.
Per montare l'ottica, si agganciava l'attacco posteriore sotto il vitone della base e si faceva scorrere trasversalmente la parte anteriore, in modo che si incastrasse sull'attacco a piede di porco, e si bloccava in posizione con una levetta posta sul lato sinistro dell'attacco dell'ottica avvitando poi il vitone dell'attacco posteriore.

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I primi fucili con ottica cominciarono ad essere distribuiti a soldati espressamente addestrati nei primi mesi del 1916. Complessivamente verranno prodotti e distribuiti tra i 150 e i 400 fucili con ottica durante la Prima Guerra Mondiale.
Sono stati ritrovati fucili con altri tipi di ottiche, ma per il momento non ci sono abbastanza informazioni da poter divulgare a riguardo.

Negli anni 30, messi in magazzino i fucili assemblati nella Grande Guerra,  vennero effettuati alcune sperimentazioni con ottiche di vario tipo, sia di enti pubblici che privati, ma che si concluderanno in un nulla di fatto in quanto ad adozione finale.

Ottica per Fucile mod.38

Durante lo sviluppo dei Fucili mod.38 in 7,35x51 si pensò di adottare anche un arma da tiratori scelti, con canna da 650mm e dotata di ottica. Questo progetto venne poi scartato a favore dell'adozione di un fucile semiautomatico.
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Venne anche progettata e costruita a livello di prototipo un'ottica appositamente per il Fucile corto mod. 38, ma anche questa non ebbe seguito, principalmente per motivi economici e per l'improvvisa sospensione della produzione di armi in 7,35x51.

Successivamente verranno proposte e progettati dei fucili mod.41 con ottica e dei fucili in 8x59 Breda con ottica, ottenuti dai fucili usati per il collaudo munizioni.
Nessuno di questi progetti andò oltre alla fase di prototipi e di preproduzione
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Seconda Guerra Mondiale

Nel 1939 risultavano ancora presenti nei magazzini 83 fucili con attacco a coda di rondine (Amigues) e 39 fucili con attaccco a piolo (Scheibler/Filotecnica), più altri "83 fucili modello 91 già modificati con innesto a piolo".
122 fucili vennero distribuiti ai vari Corpi d'Armata Territoriali per essere assegnati  nelle fortificazioni e caserme della Guardia alla Frontiera.

il 6 Marzo 1941, in vista della prossima offensiva di primavera nel teatro dei monti dell'Epiro in Grecia, lo Stato Maggiore richiese con urgenza l'invio di 40 fucili con cannocchiale per tiratori scelti nel teatro greco. Visto lo scarso preavviso prima della fine del conflitto (La Grecia verrà conquistata entro il 30 aprile) non abbiamo certezze che quest'ordine sia stato effettivamente eseguito e i fucili consegnati alle truppe combattenti.

Al maggio 1942 risulta che ci fossero a disposizione circa 119 fucili modello 91 con cannocchiale, disponibili per operazioni militari future.
​La gran parte di questi risulta, ad oggi, disperso o distrutto.

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